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In Psicologia il termine Flow indica uno stato di concentrazione assoluta, in cui la mente non vaga e in cui la persona è completamente immersa in quello che sta facendo, incantata da un turbinio di positività e gratificazione.

Alla ricerca della nostra ombra

Ombra. Un concetto intrigante e inquietante allo stesso tempo. Ci proietta in una dimensione magica, talvolta briosa se riecheggiano in noi antichi ricordi di giochi fatti di luci e ombre, talvolta angosciosa se ne veniamo rapiti e optiamo per “rimanere nell’ombra”.

Ombra. Un concetto intrigante e inquietante allo stesso tempo. Ci proietta in una dimensione magica, talvolta briosa se riecheggiano in noi antichi ricordi di giochi fatti di luci e ombre, talvolta angosciosa se ne veniamo rapiti e optiamo per “rimanere nell’ombra”. Scorporandola dalla dimensione psicologica, l'ombra è l'area scura proiettata su una superficie da un corpo che, interponendosi tra la superficie stessa e una sorgente luminosa, impedisce il passaggio della luce. Già Wikipedia ne rivela la peculiarità: l’imprescindibile legame con la luce, senza la quale non potrebbe esistere e che allo stesso tempo si cela in sua presenza. Introdotta da Jung nella Psicologia analitica, l’ombra rappresenta la parte di noi che non conosciamo, che non accettiamo e che pertanto rifiutiamo. L’ombra contiene tutte quelle piccole grandi dimensioni della nostra personalità che non ci permettiamo di lasciar esistere, respirare e che pertanto releghiamo in profondità. Continuano a muoversi, a pensare, a sentire ed agire ma senza la nostra consapevolezza. Generalmente è associata a tutte quelle caratteristiche che ci rendono “cattivi” ma non è solo questo. Rappresenta tutto ciò che è inaccettabile per la nostra Persona, ovvero per l’immagine che vogliamo preservare e presentare di noi. E allora è facile poi proiettarla sugli altri. Siamo invitati a scorgere nell’altro quelle mancanze, quegli impulsi e quei difetti che neghiamo di possedere ma che in realtà ci appartengono. Può avere a che fare con le nostre paure più profonde, travestite da indomiti guerrieri, con un po' di sano egoismo, ornato di generosi fronzoli oppure con il desiderio di vincere, appesantito da una improficua remissività. L’ombra, la figura proiettata sulla parete che insegue la persona anche quando si allontana, è uguale nella forma ma opposta nei movimenti. Invisibile, oscura, si manifesta nei sogni dove prende le forme di personaggi e azioni che sconvolgono il nostro abituale incedere nel mondo. L’ombra è qualcosa che esiste solo in presenza della luce, un corpo immerso nel buio non ha parti oscure. Proprio come dietro ad ogni sgargiante “vetrina” si nasconde un retrobottega. Luci e ombre, dimensioni diverse ma unite da un legame indissolubile. Senza l’una non esiste l’altra, camminano passo dopo passo, insieme, spesso senza essersi mai incontrate. Ed è questo a renderci confusi, dispersi, incompleti. “Non mi riconosco” pronunciamo nel momento in cui fa capolino in noi un movimento nuovo oppure di fronte ad un’insolita osservazione dell’altro. La rifuggiamo, lontana da noi proprio come lo Zarathustra di Nietzsche oppure definendola come il nostro Mr Hide. E invece occorre tornare un po' bambini per andarla a rincontrare proprio come Peter Pan che si dirige a Londra alla sua ricerca. L’ ombra fa parte della nostra identità dove esistono le dimensioni più represse che ci completano, ci rendono umani, non “dis-umani”. Il grande Caravaggio si rese conto di quanto la combinazione di luci ed ombre nei suoi quadri li rendesse vivi, autentici. Il nostro obiettivo di vita è quello di auto-realizzarci, ovvero di esprimere ed essere ciò che realmente siamo, in tutte le sue forme. Completarci, non attraverso l’altro ma integrando e trasformando in unità tutte le piccole parti di noi. Definirsi come “ quella sempre disponibile”, “quello forte”, non rende giustizia alla varietà, ai colori della nostra personalità. Che noia sarebbe se non ci permettessimo mai di arrabbiarci, di fregarcene degli altri, di sbagliare, di invidiare il successo. Paradossalmente l’ombra dà colore, ci arricchisce, ci muove in territori sconosciuti. Rappresenta la nostra più valida alleata nel processo di maturazione personale. Cammina con noi nelle salite più ardue, sotto il sole cocente, riposa sogni tranquilli, celebrando le nostre conquiste, ci segue in ogni scelta, sebbene sconveniente…questo dovrebbe bastare per convincerci dell’importanza di conoscerla e rispettarla. Impariamo quindi a darle la più autentica dignità all’interno dei nostri percorsi di vita. “Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta di luce e ombra” Lev Tolstoj